sabato 16 febbraio 2013

Addestrare alla forza


Die Aufrechterhaltung des Militär-Staates ist das allerletzte Mittel, die große Tradition sei es aufzunehmen, sei es festzuhalten hinsichtlich des obersten Typus Mensch, des starken Typus. Und alle Begriffe, die die Feindschaft und Rangdistanz der Staaten verewigen, dürfen daraufhin sanktionirt erscheinen. Nietzsche, Der Wille zur Macht, 729. http://gutenberg.spiegel.de/buch/6182/3
L'illusione della politica è una costruzione mediatica strettamente connessa all'organizzione sociale democratica. I cittadini si sentono parte attiva di un processo decisionale, si affannano in discussioni e credono che "essere informati" su questo e quello possa avere poi una qualche influenza sui vertici politici del paese e sulle loro decisioni. Falso! Il circo passa in città, si ride, si applaude ma poi la farsa procede identica e invariata altrove. La democrazia significa delega, la politica oggi significa burocrazia, messa in sicurezza di ogni comportamento "politicamente scorretto". 
Chi voglia oggi fare politica non può che adeguarsi ai meccanismi del sistema imperante, non può che entrare nell'ottica di partecipazione permessa e infine entrare a far parte di un ingranaggio rodato che finisce col rendere inoffensiva e incapace qualsiasi idea o proposta autenticamente, non dico rivoluzionaria, riformista. Il cambiamento non viene dall'adattamento, la distruzione radicale non viene dalla complicità e dalla compartecipazione. Il sistema si rigenera ma la crisi è diffusa e arriverà il momento in cui qualsiasi manovra economica, qualsiasi interesse personale o di casta perderanno di senso, perchè è assai credibile che il diffuso azzeramento del livello di vita conduca a una lotta per la sopravvivenza violenta. I fantasmi che per decenni sono stati esorcizzati torneranno. La libertà riprenderà il suo trono usurpato con la forza. 
E' quindi perfettamente superfluo e inutile invischiarsi con manovre politiche, partiti e meccanismi burocratici, persino il più forte e vigoroso spirito combattivo finirà con lo sfiancarsi e il rammollirsi in un contesto simile. Ambizione e guadagno non hanno alcun colore politico. Bisogna ricredersi sull'utilità della discussione, sulla ricchezza del dialogo, per riaffermare con forza il primato della lotta e della potenza della volontà su ogni altro costume socialmente accettato. L'educazione contemporanea è veleno per l'impulso vitale, pacifica il carattere umano, lo disarma e ingabbia ogni istinto alla grandezza e alla potenza. Comportamento vicario. Il massimo di politica oggi è l'apolitica, è un atteggiamento di rifiuto per la burocrazia e qualsiasi traffico mondano che preveda il compromesso e la menzogna. 
Il ritorno all'autentica dimensione dell'essere umano prepara a un'esistenza differente, essenziale e vigorosa, a contatto con la selvaggia verità della vita primordiale e lo scorrere ciclico del tempo. Perciò non di educazione bisogna parlare, ma di addestramento, una preparazione dell'uomo secondo la disciplina militare, attraverso una rigidità che lo renda potente, deciso, duro. E' dai singoli che bisogna partire per cambiare la terra, ed è da schiere ristrette di conquistatori che è sempre venuto ogni vero mutamento storico; dalle invasioni alle guerre, la storia dell'essere umano è il racconto di gruppi di uomini che hanno imposto la propria legge e il proprio ordine sul caos degli eventi e delle catastrofi.

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