Dieci brevi spunti dal libro "Why we fight?" Arktos Pub. Tradotto dall'inglese da F. Boco
L’Europa è in guerra, ma non lo sa… È
occupata e colonizzata da popolazioni del Sud e sottomessa economicamente,
strategicamente e culturalmente al Nuovo Ordine Mondiale americano… È il malato
del mondo.
Archeofuturismo: è lo spirito che riconosce che il futuro sorge
da una rinascita dei valori ancestrali e che i concetti di modernità e
tradizionalismo devono essere superati dialetticamente… Per affrontare il
futuro, specie oggi, è necessario fare ricorso a una mentalità arcaica che è
premoderna, inegualitaria e non-umanistica; una mentalità che restaura i valori
arcaici e quell’ordine sociale… Il futuro non è quindi la negazione della
tradizione o della memoria storica di un popolo, ma piuttosto la sua
metamorfosi e infine la sua crescita e rigenerazione.
Identità: Caratteristica dell’umanità è la diversità e particolarità dei suoi
popoli e culture. Ogni omogeneizzazione è sinonimo di morte e sclerosi…
Identità etnica e culturale formano un blocco, ma l’identità biologica è
primaria, poiché senza di essa la cultura e la civiltà non possono sussistere…
L’identità non è mai congelata, essa rimane se stessa solo evolvendo,
conciliando essere e divenire.
Biopolitica: Un progetto politico che risponde agli
imperativi biologici e demografici di un popolo… La biopolitica è dettata dal
principio che la qualità biologica di un popolo è essenziale alla sua
sopravvivenza e benessere.
Selezione: Il processo collettivo, basato sulla competizione, che minimizza o
elimina i deboli e favorisce i forti e capaci. La selezione comprende sia la
naturale evoluzione di una specie che lo sviluppo storico di una cultura e
civiltà… La società contemporanea previene una giusta selezione imponendone al
suo posto una selvaggia e ingiusta basta sulla legge della giungla.
Interregnum: il periodo tra la fine di una
civilizzazione e la possibile nascita di un’altra. Noi stiamo attraversando un
interregno, un tragico momento storico dove tutto è in fiamme e dove tutto,
come una Fenice, può risorgere dalle sue ceneri.
Guerra civile etnica: Solo l’irrompere di una tale guerra
risolverà i problemi creati dall’attuale colonizzazione, Africanizzazione e
Islamizzazione dell’Europa… Solo quando si trova con le spalle al muro un
popolo è costretto a ricorrere a soluzioni che in altri tempi mai avrebbe
considerato.
Rivoluzione: Il violento rovesciamento di una situazione
politica che segue a una crisi profonda ed è opera di una “minoranza attiva”…
Una vera rivoluzione è una metamorfosi, cioè un radicale sovvertimento di tutti
i valori. L’unico rivoluzionario dell’era moderna è Nietzsche… non Marx, che
voleva soltanto una forma differente di società borghese… Abbiamo da molto
tempo superato il punto di non ritorno, quando è ancora possibile arrestare il
prevalere della decadenza con moderate riforme politiche.
Aristocrazia: Un’autentica aristocrazia incarna l’essenza
del suo popolo, che essa serve con coraggio, disinteresse, modestia, stile,
semplicità e autorevolezza… Ricreare una nuova aristocrazia è l’eterno
obiettivo di ogni vero progetto rivoluzionario… La creazione di un’aristocrazia
di questo tipo è possibile solo attraverso la guerra, che è la più spietata
delle forze selettive.
Volontà di potenza: La tendenza di ogni vita a perpetuarsi, ad
assicurarsi la sopravvivenza e incrementare la propria autorità, superiorità e
le sue capacità creative… La volontà di potenza accetta la vita come lotta,
un’eterna lotta per la supremazia, l’eterno sforzo di migliorarsi e
perfezionarsi, il rifiuto assoluto del nichilismo, l’opposto del relativismo
contemporaneo… È la forza della vita e della storia. Non è soltanto
l’imperativo organico alla dominazione, ma alla sopravvivenza e alla
continuità… Un popolo o una civilizzazione che abbandoni la propria volontà di
potenza perisce inevitabilmente.