lunedì 23 luglio 2007

Pronti al Fight?


La società contemporanea ha del tutto bandito la violenza. E lo ha fatto perchè ha paura del dolore, teme nel modo più vile stupido femmineo il dolore fisico. Ma il dolore è un qualcosa di costitutivo per l'uomo e l'urto muscolare non fa che risvegliare dal torpore membra e mente. D'altronde la nostra è la società del sonno totalitario, la società, come già dicevo nel primo post, in cui gli uomini vengono tenuti sotto controllo e viene loro tolta la vera libertà. La libertà implica rischio.
Non sto parlando della violenza gratuita, sto parlando però del coraggio che si sveglia nello scontro leale e rituale che in alcune occasione si rivela necessario. Conoscere se stessi significa conoscere i propri limiti anche fisici - quanto sopporti il dolore?
Il pogo guidato e dettato dal ritmo della musica di sottofondo è un rito tribale futurista in grado di risvegliare le forze primordiali dell'uomo e incatenarle a un ritmo, a una regola, a uno stile.
Ancora, l'arte marziale disciplina il corpo e lo prepara al confronto e al dolore. E prepara la mente ad essere lucida e calma nel momento dello scontro.
La violenza rafforza spirito e corpo, perciò non dobbiamo più rifiutarla o temerla ma, per dirla con Marinetti, considerarla argomento decisivo.

sabato 21 luglio 2007

Gazurmah il senza sonno


Mai avuto grande passione per i blog, sembrano infatti nella maggioranza dei casi un'espressione (un pò) narcisistica del nostro ego. Se ho deciso di aprire questo piccolo blog non è dunque per auto elogiarmi o peggio auto compatirmi. Mi piacerebbe soltanto approfittare di un luogo d'incontro condiviso per elaborare idee non conformi.

Il blog nasce su ispirazione dell'eroe marinettiano Gazurmah il senza sonno, di cui si parla nel bellissimo romanzo Mafarka il futurista. Preso dalla bellezza dei colori e dalla violenza delle situazioni di questa grande opera futurista mi sono appassionato alla figura eroica e tragica di Mafarka, il protagonista, e forse ancor di più all'incognita di suo figlio Gazurmah.
L'idea di un eroe senza sonno è forse quanto di più forte si possa contrapporre a una società che fa della pigrizia mentale e del sonno dell'uomo uno dei suoi pilastri. Il senza sonno è chi sempre opera, chi sempre attivo fa e crea, chi sempre sveglio veglia, pensa, elabora, comunica.
Il web è un'arma attraverso cui comunicare messaggi, e il web non dorme mai. Dunque, senza sonno.